Lo stalking in ambito legale è una forma di molestia che può essere descritta come ossessiva e persecutoria.
Questo termine inglese, utilizzato per la prima volta negli anni Ottanta da giornalisti americani per descrivere le intrusioni indesiderate dei fan nella vita privata dei VIP, designa l'atto di perseguitare e molestare una persona in modo volontario e ripetuto, minacciandone l'integrità fisica o psicologica.
Lo stalking può consistere in una semplice ricerca insistente di attenzione ma può arrivare a un vero e proprio terrorismo psicologico a lungo termine. È possibile che questo tipo di persecuzione ossessiva comporti danni fisici o sessuali o addirittura la morte della vittima.
Gli autori di questo tipo di molestie sono chiamati stalker e adottano diversi tipi di comportamenti, i principali dei quali sono:
La vita della vittima di stalking si trasforma così in un inferno: l'induzione di un perenne stato d'ansia, il timore per la propria incolumità e per quella dei propri cari e amici, il terrore di poter essere aggredita in ogni momento, costringono la persona a cambiare le proprie abitudini di vita e spesso anche il proprio luogo di residenza, allontanandosi dalla propria città e dai propri affetti.
La gestione legale dello stalking richiede leggi e procedure specifiche volte a proteggere le vittime e punire gli autori di tali atti.
Nel 2009 la legge italiana ha introdotto il reato di stalking nell'ordinamento giuridico ((D.L. 11/2019), prima di questa data non esisteva una normativa che difendesse la persona da atti persecutori perpetrati nei suoi confronti.
In seguito alla conversione in legge del decreto-legge 14 agosto 2013, n. 93 recante: “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza e per il contrasto della violenza di genere, nonché in tema di protezione civile e di commissariamento delle province”, sono stati attuati interventi relativi al delitto di stalking ex art. 612-bis c.p.
"In particolare, viene ampliato il raggio d’azione delle situazioni aggravanti contemplate dal secondo comma del citato articolo 612-bis, con previsioni che ne estendono l’applicabilità anche ai fatti commessi dal coniuge pure in costanza del vincolo matrimoniale, nonché a quelli perpetrati da chiunque con strumenti informatici o telematici.
Inoltre, viene prevista - analogamente a quanto già accade per i delitti di violenza sessuale - l’irrevocabilità della querela per il delitto di atti persecutori, che viene, inoltre, incluso tra quelli ad arresto obbligatorio". (Fonte Ministero della Giustizia)
La pena per il reato di stalking è la reclusione che va da un anno a sei anni e sei mesi in base alla gravità dei fatti; la legge italiana sullo stalking prevede l'emissione di ordini restrittivi che vietano agli stalker di avvicinarsi alle vittime e di comunicare con loro, arrivando anche al divieto di dimora del persecutore nella stessa città della sua vittima.
Raccogliere prove nei casi di stalking può rivelarsi un compito alquanto complesso, ma è necessario per garantire la giustizia. Inoltre, è essenziale fornire supporto e risorse alle vittime per aiutarle a far valere i loro diritti legali e a recuperare il controllo delle loro vite.
In aggiunta, va sottolineato che le donne vittime di violenza e di stalking, a prescindere dalla loro condizione patrimoniale, hanno diritto all'assistenza legale in campo penale gratuita, usufruendo del Patrocinio a spese dello Stato.
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